Bambini "Difficili"???!

09.12.2019

Se ci troviamo di fronte a bambini difficili o capricciosi, cerchiamo la ragione del loro carattere nella vita che hanno vissuto precedentemente ( Montessori La mente del bambino pag.195)

Nella nostra società il pianto del bambino viene subito identificato come capriccio o come vizio. In realtà questi attacchi d'ira esprimono un disagio o un bisogno profondo che il bambino ha in quel momento. Queste "scenate" sono il risultato della frustrazione che esprime il piccolo nel non riuscire a fare qualcosa o nel non essere compreso

Un bambino non piange senza motivo. Il problema è che noi non comprendiamo la sua motivazione, ma c'è, sempre. Come applicare il metodo Montessori per gestire la rabbia e prevenire i capricci.

La rabbia è un sentimento che inizia ad affiorare intorno ai 2 anni, quando i bambini si sentono di difendere in questo modo i loro desideri ed interessi di fronte ad un rifiuto che scaturisce generalmente nei cosiddetti capricci.

Gestire la situazione a volte è difficile ecco perché sarebbe meglio sapere come prevenirla.

L'idea alla base è quella di creare un ambiente adatto al bambino in cui lui si senta a suo agio e quindi eviti di trovarsi in quello stato che può farlo "esplodere" da un momento all'altro. Ecco alcuni consigli montessoriani per gestire la rabbia e prevenire i capricci:

-Maggiore autonomia e indipendenza: predisporre la casa in modo che il bambino possa svilupparsi autonomamente avendo a disposizione sempre i propri giocattoli, strumenti e libri.

-Motivazione e compiti reali: proprio come gli adulti, i bambini dopo un po' si annoiano e hanno bisogno di una nuova motivazione. Si può ad esempio coinvolgerli nelle faccende domestiche per farli sentire utili.

-Mettersial loro livello: è importante comunicare con i bambini mantenendo il contatto con gli occhi e dunque "abbassandosi" al loro livello, chiamandoli per nome e parlando dei loro sentimenti e dei nostri.

-Prestargli sufficiente attenzione: si intende sia in quanto a qualità che a quantità. Se abbiamo da fare in casa chiederemo al bambino di aiutarci, se abbiamo da fare fuori possiamo invece portare qualche gioco creativo.

- Stabilire una routine: se il bambino conosce le attività che sono programmate le accoglierà più facilmente ed eviterà di arrabbiarsi. --Affrontare le nuove esperienze: Se c'è da affrontare una nuova situazione basta spiegare di cosa si tratta per evitare sorprese e il sopraggiungere dell'ansia.

-Spiega il perché delle regole: ci sono cose sulle quali non si negozia (ad esempio sedersi e legarsi sul seggiolino auto) ma bisogna sempre spiegare al bambino con un linguaggio a lui comprensibile il perché siano così importanti.

-Sottolinea gli aspetti positivi: anche quando un bambino non vuole fare una cosa si può trovare in essa il lato positivo da fargli vedere.

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